Discussione sulle linee generali
Data: 
Mercoledì, 17 Febbraio, 2016
Nome: 
Giovanni Burtone

A.C. 3119-A

Presidente, anche io esprimo un apprezzamento sul lavoro fatto dai colleghi in Commissione, per un provvedimento che darà al Governo la possibilità, non solo di dare un impulso al mondo agricolo, ma di disegnare un processo di innovazione, di cambiamenti e di modernizzazione del mondo agricolo. 
Mi auguro e spero che tutto ciò possa avvenire per il Paese complessivamente, perché – lo dico da siciliano – purtroppo le condizione dell'agricoltura nel Mezzogiorno sono ben diverse rispetto ad altre aree, perché ci sono elementi di arretratezza, problemi che vanno affrontati. E proprio perché dobbiamo guardare al futuro, non dobbiamo dimenticare il presente: io utilizzo questa possibilità, che mi è stata data dal mio gruppo, per segnalare in maniera forte le condizioni che vive un comparto dell'agricoltura del Mezzogiorno. In particolare, in Sicilia, faccio riferimento all'agrumicoltura: soltanto nella provincia di Catania ci sono 33 mila ettari di base agrumetata, gli addetti in Sicilia sono oltre 100 mila, per non parlare di tutto ciò che è collegato all'indotto. Noi, in questo settore, viviamo una profonda crisi; non c’è dubbio, ci sono elementi di freno: parlo delle difficoltà di aggregazione, della necessità di creare una filiera corta; tutto ciò non si è realizzato, però non c’è dubbio che sta contribuendo a determinare una condizione di difficoltà. Vi sono alcuni accordi commerciali che ci sono stipulati con i Paesi terzi, c’è la presenza di un prodotto che non è controllato fino in fondo dal punto di vista fitosanitario e sta determinando anche la presenza di nuovi elementi patogeni, che stanno creando non pochi problemi, parlo della tristezza, sempre per tenere il tema dell'agrumicultura. Fermo l'attenzione, però – qui c’è il sottosegretario, che è anche siciliano – su ciò che sta avvenendo oggi: c’è gran parte del prodotto agrumicolo non venduto. Parliamo di percentuali altissime: basta girare nelle nostre campagne, in provincia di Siracusa, in provincia di Catania, per vedere che c’è oltre il 70 per cento di non venduto. Tutto ciò comporta una difficoltà seria per i produttori: ci sono produttori che vivono soltanto di questo, hanno soltanto questo reddito. Penso che si debba fare un intervento molto serio, perché, altrimenti, si creerebbero condizioni di maggiore di difficoltà dal punto di vista economico e sociale, ma anche dal punto di vista ambientale, perché, se si abbandonano le campagne, c’è un aumento del rischio idrogeologico.
Arrivo alla conclusione. Io ho presentato un ordine del giorno: chiedo al Governo di attivarsi subito – subito, lo ribadisco –, perché la condizione è assai grave. Abbiamo chiesto in questo ordine del giorno – mi auguro che il Governo lo accetti e, soprattutto, lo renda pratico nei prossimi giorni – un piano straordinario di promozione, in modo da incentivare il consumo del prodotto, ma anche accordi commerciali con la grande distribuzione e con l'industria, per poter dare l'opportunità di vendita dei nostri prodotti. Oggi questa opportunità è ferma, ecco perché chiedo al Governo di accettare questo ordine giorno, ma, soprattutto, di renderlo operativo nei prossimi giorni.